Acqua e pace

In natura l’acqua scorre veloce ovunque, piove dal cielo e al cielo ritorna, non si ferma mai, è così da millenni. L’acqua, fonte di vita, colei che ha creato e plasmato il nostro pianeta, conduce da sempre, la sua lunga battaglia con l’altro importante elemento naturale, il fuoco.

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Aria, acqua, terra e fuoco, i quattro pilastri su cui poggia tutta la nostra esistenza, un equilibro perfetto che ha permesso la nascita della vita sul nostro pianeta.

La natura ha portato avanti indisturbata il suo progetto di vita, con pazienza e fatica e mattone dopo mattone, ha costruito quella che è la meravigliosa casa di tutti gli esseri viventi, la Terra.

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La natura, nel suo lungo e complicato progetto ha però commesso un grande errore, ha permesso la nascita dell’essere più intelligente, presuntuoso e pericoloso di tutti gli animali, l’uomo. L’essere umano, come noi oggi lo conosciamo, è il frutto di millenni di evoluzioni e all’inizio, l’Homo Sapiens, era integrato alla perfezione con la natura del suo mondo, era rispettoso e si accontentava di quello che madre natura gli offriva, ma, con il passar del tempo, la sua anima si è corrotta ed ha cominciato a pretendere sempre di più. Avido e violento, l’Homo Sapiens dei giorni nostri sta distruggendo tutto quello che madre natura ha costruito nel tempo; ma la natura non è stupida e combatte ad armi pari l’ingordigia del suo figlio prediletto. Il clima è forse l’arma più potente che la natura ha per convincere suo figlio a rispettare sua madre; il fuoco e l’acqua, in eterna competizione tra loro, si sono alleati e sotto l’ordine della natura stessa, combattono il progresso devastante e incontrollato della razza umana.

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L’acqua ha deciso di rimanere nell’aria e ha lasciato al fuoco il compito di punire l’uomo per tutti i danni arrecati al pianeta. Siccità, incendi, caldo soffocante e sete sono ormai all’ordine del giorno, il grande inventore e il più intelligente di tutti gli animali, sta morendo, piano piano, senza mai accorgersi del grande problema che lo riguarda.

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La natura apprezza i grandi progressi compiuti dal suo figlio prediletto, ma non concepisce l’idea che altri esseri viventi, soffrano per questo. La natura si sente in pericolo e spesso si domanda come mai l’uomo abbia utilizzato, il suo più grande dono, e cioè l’intelligenza, per uccidere e distruggere tutto, compreso se stesso. Sangue, sofferenza, odio, inquinamento totale e disboscamento, tutto questo mentre il mondo ha sempre più bisogno di acqua e pace, fratellanza e amore.

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L’uomo è riuscito a spezzare l’atomo e a generare una reazione nucleare capace di distruggere e uccidere l’intero pianeta, ma non è stato ancora capace di trovare un metodo, semplice ed efficace, per unire un atomo di ossigeno con due atomi di idrogeno e creare l’acqua per dissetare gli assetati. In ogni essere umano batte un cuore, un cuore che gli uomini sono riusciti addirittura a trapiantare su altri uomini, ma quando l’essere umano riuscirà a trapiantare un cuore pieno d’amore su chi proprio un cuore non ce l’ha?

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Testo di Marco Ciarciaglino (CiarciArt)





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